Quello dello shipping è un comparto in forte sviluppo. Bulk, tanker e container continuano a crescere malgrado tutto.
Alcuni elementi di cambiamento – come il ricambio generazionale delle flotte in chiave green e la dismissione di buona parte delle petroliere - preoccupano gli analisti ma evidentemente non il comparto, che smentendo ogni analisi continua a dimostrarsi attivo e pro-attivo.
L’Italia è un Paese circondato dal mare. Il che significa una enorme opportunità per il trasporto di passeggeri e ancor più delle merci ma anche qualche criticità.
Quello dello shipping è un comparto in forte sviluppo. Le navi, così come i mezzi gommati, producono inquinamento.
Per ridurre le emissioni nocive si stanno da anni sperimentando varie soluzioni, a partire dall’uso di carburanti alternativi come il gas naturale liquefatto (LNG)
Dieci anni fa commissionammo in Turchia quello che sarebbe diventato il primo traghetto nel Mediterraneo a doppia propulsione, diesel ed LNG.
La nostra Elio entrò in servizio tra le due sponde dello Stretto di Messina nel 2018. Ma ancora oggi siamo costretti ad alimentare questa nostra nave con carburante diesel.
Mancano in Sicilia i depositi per lo stoccaggio del LNG e la burocrazia ci ha fin qui impedito di costruirne uno con nostri fondi. Siamo stati dunque costretti a guardare oltre il LNG, dal momento che noi di Caronte & Tourist al nostro impegno per la sostenibilità ambientale non intendiamo certo derogare.
Le nostre navi bifuel – tra cui l’ultima arrivata, Nerea - a brevissimo inizieranno a navigare utilizzando come carburante il biometano, ovvero biogas derivato dagli scarti dell’agroindustria e purificato, che inquina ancora meno rispetto al LNG.