Onorevole Presidente della Regione Siciliana, Onorevole Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Onorevoli Deputati regionali e Assessori, Signore e Signori della stampa, Vi ringrazio per l’ospitalità e per la Vostra presenza.
È con viva emozione che mi trovo oggi davanti a Voi.
Emozione dettata sia dall’importanza dell’evento che oggi presentiamo, ma anche e soprattutto dal luogo dove oggi ci troviamo -Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana- simbolo tangibile dei secoli di cultura, passione e arte di cui la nostra terra è intrisa.
Quella che oggi ho il piacere di tracciare brevemente è la storia di un’impresa meridionale che inizia più di 50 anni fa, quando gli imprenditori della famiglia Matacena, e subito dopo quelli della famiglia Mondello/Franza, avviarono il traghettamento privato nello Stretto di Messina, utilizzando navi che oggi considereremmo come dei “gusci di noce”, e fondarono la Caronte e la Tourist Ferry Boat.
A loro va la nostra riconoscenza, ma un ringraziamento particolare va oggi al Dott. Nino Repaci e al Cavaliere del Lavoro Olga Mondello Franza, che hanno partecipato alla guida delle società dalla loro fondazione ai nostri giorni, e a Lorenzo Matacena e Pietro Franza che, con Rino Famiani ed Edoardo Bonanno hanno portato a termine quanto oggi vi illustreremo.
Negli anni ‘60 il traghettamento era una sorta di monopolio di stato, e per traghettare -anche solo con un’auto- si doveva attendere per ore con costi inaccettabili.
L’avvento dei privati portò efficienza, aumentando la frequenza delle corse a costi inferiori: al tempo, il traghettamento di un mezzo pesante costava l’equivalente di 1000 euro, oggi 100.
Quasi subito le due società iniziarono una collaborazione proficua -pur mantenendo ognuna la propria individualità- e in meno di 20 anni si passò dalle 4 navi iniziali ad una decina di navi che solcavano lo stretto, navi sempre più grandi ed efficienti.
Poi, nel 2001, la Caronte e la Tourist Ferry Boat inaugurarono la linea Messina-Salerno - linea per la prima volta impostataespressamente per le merci e le necessità degli autotrasportatori siciliani - che le proiettò nel mondo del Cabotaggio Marittimo.
Il successo fu decretato dall’aver creato per i trasportatori un modello logistico in grado di conciliare le nuove regole sulle ore di guida con tempi di consegna in linea con le richieste della committenza: una linea di circa 8 ore di navigazione con una nave moderna e veloce, che accoglieva gli autisti con standard europei di confort, consentendo il pieno rispetto delle ore di riposo previste dalla legge.
Nel frattempo, venivano sviluppate le prime linee di collegamento con le Isole Minori, insieme con la Famiglia La Cava che storicamente svolgeva quel servizio (un pensiero va qui all’indimenticato Maurizio La Cava, scomparso da meno di un anno).
Nel 2003 la Caronte e la Tourist Ferry Boat fecero il grande passo: in un mondo che troppe volte litiga e si divide decisero - dopo oltre 30 anni di partnership - di unirsi, di fondere le proprie professionalità e managerialità, insulari e continentali, in quella che non fu per nulla una “fusione a freddo”, ma l’inizio di un nuovo percorso imprenditoriale.
Un percorso fatto di sviluppo delle professionalità, di managerialità e che segnò anche l’inizio del superamento del modello dell’azienda familiare, sempre però perdere i valori che i fondatori le avevano impostato: la dedizione al lavoro e l’impegno di sempre maggiore efficienza e produttività.
In pochi anni furono inserite nuove navi per lo Stretto di Messina, si potenziarono i servizi di cabotaggio, e anche i collegamenti con le Isole Minori vennero ampliati, fino a quando nel 2016 finalmente anche le navi della Siremar (oggetto di privatizzazione da parte dello Stato) entrarono nel Gruppo Caronte & Tourist con una convenzione per 12 anni, durata che consente non solo di gestire al meglio, ma anche di programmare adeguatamente lo sviluppo futuro e stimolare nuovi investimenti
Da quel momento è iniziato uno sforzo che non temo di definire prodigioso: accogliere una società ex pubblica che ormai da anni viveva in una sorta di limbo e versava quasi in stato di abbandono, con la volontà assoluta di trasformarla in un modello europeo di servizio di trasporto pubblico marittimo pur nella consapevolezza di avere ereditato una flotta vetusta e scarsamente affidabile.
Caronte & Tourist è così, man mano, diventata un Gruppo da oltre 1000 dipendenti, gestisce circa 30 navi distribuite in tutta la Sicilia e non solo, con una prima linea di manager cresciuti in azienda o che apportano professionalità apprese altrove.
A tutti i collaboratori - che ne sono stati compartecipi, anche nei termini di una proporzionale politica concordata delle retribuzioni - va il nostro più sentito ringraziamento, che estendiamo anche a quel mondo della rappresentanza sindacale che ha condiviso - sia pure com’è ovvio da posizioni speculari e non senza dialettiche e conflitti, scevri tuttavia da strumentalità - il nostro percorso di crescita.
Un’azienda principalmente impegnata nei trasporti marittimi con base la Sicilia, leader mediterranea in questo tipo di collegamenti, con un occhio sempre rivolto verso l’innovazione e l’ambiente, come dimostrato dal recente varo della nuova nave Elio, propulsa anche a Gas Naturale Liquido, primo traghetto ad operare con tale combustibile nel mediterraneo. La Sicilia come esempio di eccellenza!
La gran parte del nostro impegno lavorativo degli ultimi anni è stato diretto verso il miglioramento e l’ottimizzazione dei collegamenti con navi con le Isole Minori: abbiamo investito quasi 40milioni di euro in poco più di 2 anni in manutenzioni straordinarie per “riprendere” le navi della flotta ex pubblica, abbiamo - secondo le direttive e in collaborazione con la Regione Siciliana - predisposto i progetti per la costruzione di nuove navi per i collegamenti insulari.
Questo lavoro di risanamento e sviluppo, sento il dovere di ripeterlo, possiamo portarlo avanti anche grazie all’impegno di tutta la struttura amministrativa regionale e dell’impegno del Governo, nella persona dell’Assessore Falcone, i cui continui richiami e moniti (e a volte anche con multe e sanzioni) per una maggiore efficienza sono un continuo stimolo verso la qualità dei servizi.
Ho già detto, ma ho il piacere di ripeterlo, che sono pronti i progetti e i fondi, in maggioranza pubblici e indirizzati dalla Regione Siciliana, per la realizzazione delle prime due nuove navi che sulla rotta per Pantelleria e le Isole Pelagie non solo saranno in grado di trasportare tutti i tipi di merci e persone nel massimo confort e sicurezza, ma che finalmente potranno garantire quella continuità dei servizi di collegamento che è la precondizione indispensabile per lo sviluppo sociale e turistico delle nostre Isole Minori. Il tutto con uno standard qualitativo ai massimi livelli del settore.
Ma Caronte & Tourist non si sta solo impegnando per modernizzare e ottimizzare il trasporto marittimo verso le Isole Minori, sta anche portando avanti da anni un progetto ancora più grande e più ambizioso.
L’obiettivo più importante che perseguiamo è, infatti, quello di valorizzare al massimo l’esperienza e le competenze accumulate operando nei difficili, anche in senso metaforico, mari siciliani, e metterla a frutto per far sì da diventare un competitor anche al di là nel nostro mercato, e allargare le proprie linee di collegamento con le Isole ad altre aree del paese e dell’Europa.
Perché ciò possa accadere è però indispensabile far crescere la capacità imprenditoriale e operativa della società, sviluppandola ben oltre quelli che erano i primi obiettivi dei suoi fondatori, sino a far sì che la realtà aziendale diventi quasi indipendente dai propri soci storici e possa essere così sottratta agli esiti di quella “lotteria genetica” che troppo spesso condiziona il futuro delle aziende familiari, ma con la garanzia della stabilità dell’azionariato indispensabile per una sana crescita.
Già oggi Caronte & Tourist garantisce l’integrazione dei servizi pubblici locali nelle Isole Sarde, collabora ai collegamenti per l’Isola d’Elba, partecipa come mandataria alla privatizzazione di parte dei servizi di collegamento lagunari di Venezia. Contiamo a breve di portare le nostre navi e le nostre capacità nei collegamenti con le Isole Croate, e - perché no? - in altre rotte mediterranee.
Ma il principale salto di qualità, necessario per garantire un futuro di successi, è quello di aprire l’azionariato della società a forze nuove del mercato, per completare così la transizione da azienda plurifamiliare a grande azienda.
Oggi siamo qui a presentarvi quest’ultimo passaggio, questa nuova fase del nostro Gruppo che apre le porte a importanti investitori esteri.
Dopo aver valutato la possibilità di quotare in borsa la società, abbiamo ricevuto l’interesse di un partner finanziario capace di apprezzare le strategie e gli investimenti di lungo periodo e disponibile ad affiancarci nel percorso inevitabilmente non breve per la realizzazione del nostro piano.
Abbiamo quindi scelto come Partner un c.d. “Fondo Infrastrutturale”, presente anche in contesti simili a quelli in cui opera Caronte & Tourist, che sia capace di garantire la stabilità dell’investimento, apportando al contempo tutta la professionalità necessaria a garantire che Caronte & Tourist sia un’azienda gestita secondo criteri di qualità di livello internazionale e che quindi possa godere della fiducia degli operatori degli altri mercati in cui andrà ad operare.
È questa la novità che oggi siamo qui a presentarvi, e abbiamo scelto questo prestigioso contesto, alla presenza dei massimi rappresentanti della Regione Siciliana, per rimarcare che da oggi in poi Caronte & Tourist non è più solo una delle tante aziende locali, ma che adesso può legittimamente aspirare a ben più alti obiettivi, obiettivi che saranno non solo nell’interesse proprio, ma anche deiterritori in cui è nata e cresciuta e a beneficio anche delle parti sociali e dell’ambiente.
Abbiamo trovato il Partner che cercavamo in Basalt, che nella persona di Jon Hanna (cui va il merito di avere una moglie siciliana!) e del suo team ha duramente lavorato per chiudere questa operazione.
E, nel dare il benvenuto a Basalt in Sicilia, qui rappresentata ai suoi massimi livelli da Steven e da John, confido che questa terra possa dare altre occasioni di investimento a voi e ad altri soggetti di analoga capacità che vorranno prendere spunto dalla Vostra iniziativa per investire in Sicilia!
Ing. Vincenzo Franza