Dopo aver girato il mondo gli scatti della fotografa palestinese
arrivano per la prima vota a Messina dal 7 al 9 ottobre
“100 giorni di solitudine”. È il titolo della mostra fotografica della giovane artista palestinese Nidaa Badwan sponsorizzata dal Gruppo Caronte & Tourist che si svolgerà per la prima volta in Sicilia dal 7 al 9 ottobre, nella suggestiva cornice dell’Orto Botanico “Pietro Castelli” dell'Università di Messina.
Le foto di Nidaa hanno girato il mondo e testimoniano l’isolamento e la mancanza di libertà che caratterizzano la quotidianità del suo popolo attraverso una serie di scatti realizzati nella sua stanza di nove metri quadrati e una sola finestra, durante una reclusione volontaria di 20 mesi.
Una reazione che è stata il simbolo di una protesta pacifica dopo l’aggressione subita da alcuni miliziani di Hamas che le contestavano il mancato uso del velo.
La mostra messinese segue l’esposizione a Valencia e precede quelle di Berlino e Richmond, negli Stati Uniti.
Le foto, caratterizzate da colori vivi e intensi, hanno per sfondo le pareti della stanza della reclusione, una dipinta di acquamarina e un’altra ricoperta da un patchwork di cartoni per uova colorati.
L’artista indossa un costume e fa quasi scomparire il proprio viso. Le composizioni, secondo Marion Slitine, specialista francese di arte contemporanea palestinese, ricordano le nature morte di Jean-Baptiste-Siméon Chardin, i chiaroscuri di Caravaggio e le scene teatralizzate di Jacques-Louis David.
“La sua storia - spiegano le organizzatrici della mostra, Donatella Lisciotto per il Laboratorio Psicoanalitico Vicolo Cicala e Anita Gioviale per il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Messina - colpisce per il coraggio e la determinazione, la capacità di indignarsi e la volontà di difendere le proprie idee, tutti valori ormai desueti”.
“La potenza che affiora dalle opere della Badwan, l’intensità dei colori e lo stupore delle forme avevano bisogno - sottolineano Evelina Falsetti e Mariella Bellantone che si occupano dell’allestimento della mostra - di un ambiente naturalistico che ne esaltasse il sentore di primordialità e l’autenticità. In questo senso l’Orto Botanico è lo scenario perfetto”.
Alle 10.30 del 7 ottobre l’artista palestinese incontrerà il pubblico.
Orari di apertura: 9.00-13.00 16.00-18.00.