Ci sono circostanze in cui le parole più belle e le ragioni più logiche non servono a nulla; momenti in cui anche le più adeguate tra le parole mai saranno di conforto come un silenzio adeguato.
Quando l’anima ha bisogno di piangere il meglio che si può fare è farsi buoni ascoltatori, perché le parole non sono utili.
Ci sono situazioni nella vita in cui una persona ha solo bisogno di averci al suo fianco, in silenzio, emotivamente presenti.
Tutti noi di Caronte & Tourist, presenti in spirito, abbiamo appena accompagnato nel suo ultimo viaggio Gaetano Puleo.
Tra le centinaia di personale marittimo e di terra che opera sullo Stretto, non c’era chi non conoscesse e non volesse bene a Gaetano.
Gaetano era un nostromo; era un professionista serio, puntuale e sempre disponibile.
Era un uomo buono, cortese, e gentile. Un uomo di mare che pareva uscito da un romanzo epico, che pareva appartenesse addirittura a un’altra epoca.
Non è retorica, non sono parole di circostanza - abbiamo appena detto che sono inutili, non servono.
Gaetano è morto in circostanze che hanno dell’incredibile, per un concorso di fatti normalmente difficili da allineare.
La Magistratura ha avviato una inchiesta; Caronte & Tourist ha insediato una commissione tecnica di indagine interna.
Sulle tragiche circostanze che hanno causato la morte del nostro nostromo siamo i primi a pretendere verità.
Solo questo ci sentiamo di dire mentre ci stringiamo ancora più stretti ai familiari di Gaetano.
Della grande famiglia C&T Gaetano era figlio. E famiglia vuol dire che nessuno viene lasciato solo.