“L’inizio della consapevolezza collettiva che quella del COVID-19 sarebbe stata un’emergenza pandemica, tra fine febbraio e inizio marzo, ha suscitato reazioni dettate dalla comprensibile emotività nel tentare di far fronte al meglio a una situazione drammaticamente inedita, e dalla conseguenziale volontà di costruire a tale scopo un fronte coeso la cui prima linea non poteva che essere costituita dal personale sanitario, considerato tutto – a prescindere dall’effettivo contatto col virus – protagonista della lotta in vece e per conto di un popolo intero. Non si sapeva, a quel momento, che peso e che durata avrebbe avuto quella temperie, di cui si intuiva comunque l’intensità. E dunque le prime iniziative sono state dettate dal cuore che, stavolta con non poche giustificazioni, prevaleva sulla ragione”. Queste le premesse di una nota con cui il Gruppo Caronte & Tourist dà notizia di una nuova impostazione tariffaria in favore delle categorie di pendolari dello Stretto maggiormente impegnate nella lotta al Coronavirus.
“È stato in quest’ambito che le società che si occupano del traghettamento di merci e persone sullo Stretto di Messina – a seguito di un decreto del Presidente della Regione Siciliana che stabiliva le modalità del collegamento marittimo con la Calabria, individuando le categorie autorizzate - hanno deciso di assicurare il traghettamento gratuito al personale sanitario (senza alcuna distinzione di grado, ruolo e specializzazione) che quotidianamente transita con vettura al seguito dall’una all’altra sponda per svolgere la propria professione in uno degli ospedali di Messina e Reggio Calabria. Era anche un modo, l’ennesimo, di conferire soggettività collettiva e politica a un’area unita – e non divisa – da quel tratto di mare.
Il COVID-19, tuttavia – prosegue la società armatoriale – si è rivelato presto ben più infido di quanto non fosse apparso ai più ottimisti e ciò ha presto configurato l’anomalia di un’emergenza di medio/lunga lena, tale dunque da richiedere interventi proporzionali.
È per questo, e non per fronteggiare abusi che pure continuano a registrarsi e che sarà in futuro sociologicamente interessante esaminare con maggior dovizia di approfondimento, che Caronte & Tourist - che ha preso su di sé l’onore ma anche l’onere di garantire le 4 corse giornaliere senza alcun contributo pubblico o rimborso - ha deciso di modificare l’iniziale impostazione disponendo che, a far data da mercoledì 15 aprile, tutto il personale delle professioni sanitarie (anche di quelle che non sono direttamente coinvolte nella lotta al COVID-19), ma anche tutto quello appartenente alle Forze dell’Ordine e Forze Armate (compresi i Vigili del Fuoco) il cui apporto è spesso colpevolmente sottostimato, transiteranno con auto al seguito a una specifica tariffa agevolata di 22 euro andata e ritorno, previa verifica dei requisiti. Va peraltro ricordato che i passeggeri a piedi continueranno a transitare gratuitamente nella tratta tra Rada San Francesco e Villa San Giovanni.
“Nei giorni scorsi - conclude il comunicato - il Gruppo Caronte & Tourist ha donato cinquecentomila euro ai comitati per la Protezione Civile di Sicilia e Calabria. La decisione di cui oggi si dà notizia dà il senso della coerenza con un sentimento della responsabilità sociale che trova tanti e sempre diversi modi di coniugarsi in favore della collettività dello Stretto”.
Il giorno dopo l‘applicazione della nuova tariffa agevolata a/r per i pendolari che debbano attraversare lo Stretto per le questioni di servizio, di necessità e di urgenza espressamente previste dalle Ordinanze e dai Decreti in vigore, arriva da Rada San Francesco un primo chiarimento.
“Prendendo atto dei rilievi mossi da quanti non riuscirebbero ad utilizzare il biglietto daily a/r in giornata - si legge in una nota diffusa da C&T - si è deciso di prorogare la validità del biglietto medesimo fino alle 18 del giorno successivo all’emissione".
“Ci pareva assolutamente doveroso - si legge nel comunicato - venire incontro alle esigenze di quanti, ad esempio, impegnati in un turno di lavoro notturno, si sarebbero ritrovati la mattina con il biglietto a/r scaduto poiché fatto dall’altra parte dello Stretto la sera precedente”.